Notizie dall’Italia e dal mondo 25/02/09

Sommario delle notizie:

  • AIDS: in Cina è la malattia infettiva più mortale

  • DROGA: gruppo associazioni, a Trieste senza dogmi o pregiudizi

  • DROGA: progetto test droga per patente va avanti

  • DROGA: Sindaci, no esperimento test antidroga per patentino

  • AIDS: non scende numero nuovi casi, pochi fanno il test Hiv

  • AIDS: con monopillola quotidiana aderenza a cure del 97,7%

  • DROGA: a conferenza Trieste Sert rischiamo di non esserci

  • RICERCA: in Inghilterra 90 milioni di sterline per la ricerca su gel anti-Hiv

  • DROGA: scoperta a Palermo nuova sostanza Speed

——————————————

  • AIDS: in Cina è la malattia infettiva più mortale

    ANSA-AFP) – PECHINO, 18 FEB – L’Aids è divenuto la malattia infettiva che uccide di più in Cina, con la media di almeno un morto e mezzo l’ora nei primi nove mesi del 2008. Lo ha annunciato il governo.
    L’Aids ha superato la tubercolosi e la rabbia come numero di vittime, secondo quanto riporta un comunicato del Ministero della sanità cinese.
    Le cifre complete per il 2008 non sono ancora disponibili. Intanto, però, si rende noto che da gennaio a settembre sono morti in Cina 6.897 malati di AIDS su 26.4302 infettati dal virus. Lo ha precisato il ministero, secondo cui sono 34.864 le persone morte di AIDS da quando il virus è stato segnalato per la prima volta nel paese, negli anni ’80.
    Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Aids, tra 30 e 50 milioni di persone sono minacciate dal virus in Cina, dove la trasmissione per via sessuale sta diventando via via più significativa. In questo quadro, numerosi esperti e organizzazioni giudicano i dati ufficiali diffusi da Pechino fortemente inferiori alla realtà.

  • DROGA: gruppo associazioni, a Trieste senza dogmi o pregiudizi

    (ANSA) – ROMA, 19 FEB – A Trieste ci saranno, diffidenti ma senza dogmi né pregiudizi: un gruppo di associazioni e operatori del settore, in vista della Conferenza nazionale sulle droghe organizzata dal governo e che si terrà a metà marzo, esprime in un documento le sue critiche.
    La Conferenza non si presenta, al momento – affermano nel documento Antigone, Cgil, Cnca, Coordinamento nazionale nuove droghe, Forum droghe, Forum salute mentale, Gruppo Abele e Itaca Italia – come quell’occasione di confronto aperto e di interlocuzione con la politica. Di più: secondo i promotori, essa non sembra neppure adempiere al suo compito primario, previsto per legge, che è quello di valutare l’applicazione della normativa in vigore al fine di “individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall’esperienza applicativa”: la Fini-Giovanardi, infatti – sottolineano – non sarà oggetto delle discussioni previste nel programma.
    Altri appunti: il rischio che gli operatori pubblici finiscano per essere un’esigua minoranza, “visto che il governo si fa carico solo delle spese dei rappresentanti delle comunità”; la presenza di un “televoto” nella plenaria finale, con cui i partecipanti dovrebbero esprimere il loro gradimento sulle diverse proposte, procedura che si presta, dicono, a strumentalizzazioni; l’assenza di una riflessione sui servizi di prossimità e di riduzione del danno, “scelta che pare ispirata da puri preconcetti ideologici”.
    I promotori del documento intendono operare “affinché sia garantita a Trieste l’opportunità di dibattere, anche con iniziative al di fuori della Conferenza, i temi cruciali della politica sulle droghe. E promuoveranno, da qui alla Conferenza, una serie di incontri in diverse città italiane.

  • DROGA: progetto test droga per patente va avanti

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – Il progetto per l’inserimento dei drug test nell’iter di rilascio del patentino e delle patenti A e B va avanti: lo rende noto il Dipartimento per le politiche antidroga.
    Oggi, presso il Dipartimento, si sono infatti riuniti i rappresentanti regionali di Veneto, Puglia, Sardegna e Umbria, le regioni dove sarà eseguita la sperimentazione. Il progetto, che sarà sperimentato a Verona, Brindisi, Cagliari e Perugia, prevede un protocollo di azioni informative ed educative e la proposta dell’esecuzione di un drug test. Ciò avverrà – precisa il Dipartimento – nel caso di minori, con il consenso dei genitori e dell’interessato e in un contesto sanitario estremamente controllato e riservato.
    Il gruppo tecnico di lavoro, composto dai referenti regionali e dai funzionari di alcune Amministrazioni interessate alla sperimentazione, ha concordato sulla necessità di associare gli aspetti educativi e gli aspetti dei controlli tossicologici. Lo scopo dell’iniziativa, precisa il Dipartimento, “non è quello di agire in modo repressivo nei confronti dei richiedenti il patentino, ma di educare e dissuadere dall’uso delle sostanze stupefacenti: mettersi alla guida sotto gli effetti dell’alcol e delle droghe è infatti un grande pericolo per se stessi e per gli altri”. Il protocollo sarà ulteriormente perfezionato e successivamente attivato, coinvolgendo gli enti e le organizzazioni competenti.

  • DROGA: Sindaci, no esperimento test antidroga per patentino

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – Bocciata, dai sindaci delle città prese a campione, la sperimentazione proposta dal sottosegretario Carlo Giovanardi di effettuare test antidroga a tutti i ragazzi che si apprestano a prendere il patentino.
    In un’intervista all’agenzia Inedita, i primi cittadini di Verona, Foggia e Cagliari hanno espresso più di una perplessità sull’efficacia del provvedimento come deterrente all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alla riduzione del numero di incidenti stradali. Favorevole invece Antonello Chianella, assessore alla Mobilità del Comune di Perugia, che ha parlato per conto del sindaco Renato Locchi.
    “Pur essendo buona e condivisibile, la proposta è facilmente eludibile – ha detto Flavio Tosi (Verona) – basta smettere di assumere sostanze stupefacenti pochi giorni prima del test e tutti risulteranno negativi ai controlli. Sarebbe invece più efficace fare test a sorpresa”. Emilio Floris (Cagliari) della proposta di Giovanardi non sapeva nulla: “In generale sono favorevole a ogni iniziativa contro la droga – spiega – ma al momento non vedo quali vantaggi possa avere se non quello di avere un carattere puramente statistico”. Per Floris i test andrebbero estesi a tutte le categorie di patenti, anche in fase di rinnovo, in modo da ridurre il nesso tra assunzione di sostanze stupefacenti e gli incidenti stradali.
    Orazio Ciliberti (Foggia) ritiene che “effettuare indiscriminatamente il test antidroga a tutti i ragazzi che si apprestano a prendere il patentino è una misura eccessiva” e che “la cosa più giusta potrebbe essere quella di fare il test ai ragazzi già segnalati per un precedente uso di droga, oppure effettuare test a sorpresa fuori dai locali pubblici”. Parere favorevole invece di Antonello Chianella: “Sono d’accordo sul fare test antidroga ai ragazzi, ma servirebbe soprattutto una valutazione preventiva per capire perché cresce il consumo di droga”.

  • AIDS: non scende numero nuovi casi, pochi fanno il test Hiv

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – Da 7-8 anni non si riesce a ridurre in Italia il numero di nuove infezioni di HIV, circa 4000 l’anno: questo plateau dell’incidenza dell’infezione si deve anche al fatto che ancora pochi fanno il test per scoprire se ci si è infettati. Il virus, aiutato dalla paura di sottoporvisi, continua a girare indisturbato. A dirlo sono Andrea Antinori, Direttore malattie Infettive dello Spallanzani di Roma e Adriano Lazzarin, Primario della Divisione di Malattie Infettive del San Raffaele di Milano, nel corso dell’incontro per presentare i primi risultati dello studio italiano Adone su Atripla.
    E’ in corso un progetto sperimentale per facilitare l’accesso ai test, ha detto Lazzarin: si tratta di Easy test, sperimentato a giugno a Milano e a novembre a Torino, consiste nell’affiancare al test classico sul sangue, uno sperimentale sulla saliva, veloce e semplice (il test ‘cerca’ nella saliva gli anticorpi contro l’HIV).
    Ogni anno in Italia si registrano 4000 nuove infezioni, dato stabile da 7-8 anni. Cresce la quota di soggetti che scoprono di essere sieropositivi in fase avanzata di malattia (oltre il 30%) e si stima che dei circa 120 mila soggetti HIV positivi in Italia oggi, almeno uno su quattro non sappia di essere infetto. L’emergenza di questo ‘sommerso’ potrebbe essere favorita se fare il test di sieropositività divenisse nel nostro paese una pratica normale, facilitata il più possibile per raggiungere anche i più giovani.
    E’ questo l’obiettivo del progetto EASY TEST. Il risultato del test sulla saliva è pronto in 3 minuti ma è da confermare con il tradizionale prelievo di sangue.
    “A partire da questo progetto sperimentale – conclude Lazzarin – si potrebbe arrivare a rendere disponibile il test dal medico curante in modo da promuoverlo il più possibile”.

  • AIDS: con monopillola quotidiana aderenza a cure del 97,7%

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – Da un ‘calvario’ di sei mesi d’ospedale l’anno, com’era per i pazienti sieropositivi fino alla prima metà degli anni 90, alle 4-5 visite ambulatoriali l’anno di oggi: è il successo dei farmaci antiretrovirali, testimoniato oggi anche dalla ‘monopillola’ quotidiana per tenere a bada il virus, Atripla, che consente un’aderenza alla terapia del 97,7%.
    E’ quanto afferma Adriano Lazzarin, Primario della Divisione di Malattie Infettive, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano nel corso dell’incontro con la stampa per la presentazione dai primi risultati dello studio italiano Adone su Atripla, il primo trattamento in un’unica compressa che si assume una sola volta al giorno.
    Disponibile in Italia già da diversi mesi, Atripla è frutto di una partnership tra Bristol-Myers Squibb e Gilead Sciences, associa in un’unica compressa tre molecole anti-HIV (efavirenz, emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato).
    “Un’aderenza incompleta al trattamento rimane oggi la principale causa degli insuccessi della terapia, e almeno il 30% dei soggetti in terapia” non ha un’aderenza ottimale, afferma Andrea Antinori, Direttore Dipartimento Clinico INMI Spallanzani di Roma.
    Adone, tuttora in corso, ha coinvolto 203 pazienti già in terapia con i singoli componenti di Atripla e passati alla monopillola. “I risultati preliminari mostrano un vantaggio sia nell’aderenza, sia in termini di preferenza del paziente – sottolinea Franco Maggiolo degli Ospedali Riuniti di Bergamo – con un sostanziale mantenimento della risposta immunologica e virologica”: si registra il controllo del virus nel sangue in circa il 98% dei casi.
    “La qualità dei farmaci impiegati consente anche di recuperare i casi di infezione farmacoresistente e diminuire gli effetti collaterali – conclude Lazzarin.

  • DROGA: a conferenza Trieste Sert rischiamo di non esserci

    (ANSA) – ROMA, 23 FEB – La Conferenza nazionale di Trieste sulle politiche in materia di droga rischia di celebrarsi senza la presenza degli operatori dei Sert, i servizi pubblici per le dipendenze: a lanciare l’allarme è Federserd, la federazione nazionale dei Sert.
    Alla data odierna, rende noto Federserd, “mentre è garantita un’ampia partecipazione di operatori delle Comunità terapeutiche, con il Governo che ha invitato con assunzione di spesa 630 operatori del privato, la presenza di operatori pubblici, che accolgono e curano annualmente 180.000 cittadini, è di fatto demandata alla azione delle Regioni e al finanziamento delle Aziende Sanitarie Locali”.
    “Chi conosce la realtà nei territori non può che preoccuparsi seriamente per questa situazione” sottolinea la federazione, che chiede al Governo e alle Regioni di garantire la partecipazione degli operatori pubblici. “E’ talmente rilevante garantire il contributo dei Sert con tutte le figure professionali impegnate nei percorsi di cura, che abbiamo chiesto una settimana fa un intervento straordinario del Governo e delle Regioni per rispondere al preciso mandato legislativo di realizzare un confronto con gli operatori”. Ora il tempo stringe, dice Federserd, che invita gli operatori di tutte le professioni “ad esigere un loro diritto di partecipazione in base alla legge 309” e invita i direttori dei servizi a farsi parte attiva nelle loro ASL e verso le Regioni, per garantire la partecipazione più ampia delle equipe territoriali.

  • RICERCA: in Inghilterra 90 milioni di sterline per la ricerca su gel anti-HIV

    da Sanita.it del 24 FEB. Sono state stanziate 90 milioni di sterline per sostenere la ricerca sui gel anti-HIV, che promettono di evitare la trasmissione del virus dell’Aids durante i rapporti sessuali. I fondi sono stati messi a disposizione dal governo britannico e dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, destinati a varie equipe scientifiche attive sul fronte microbicidi. Lo stanziamento, riferisce il quotidiano britannico ‘Times’, e’ stato deciso anche alla luce dei risultati promettenti ottenuti in un trial di fase clinica II/III condotto con il gel sperimentale PRO 2000 su oltre 3 mila donne. Sviluppato dal gruppo farmaceutico Indevus, e applicato a livello vaginale, il prodotto si e’ dimostrato in grado di ridurre di un terzo il rischio di contagio. Secondo gli esperti, il settore dei microbicidi, formulati in creme o gel da applicare a livello vaginale o rettale, ha grandi potenzialità ancora da esplorare. Riguardo al PRO 2000, gli sforzi dei ricercatori sono concentrati sulla messa a punto di nuove e piu’ sofisticate versioni nei prossimi 5 anni. Si pensa a gel a lunga durata d’azione, o a prodotti a base di specifici farmaci antiretrovirali.

  • DROGA: scoperta a Palermo nuova sostanza Speed

    (ANSA) – PALERMO, 24 FEB – I carabinieri hanno scoperto a Palermo una nuova sostanza di stupefacente che è chiamata “speed”, utilizzata nei rave party. Si tratta di metanfetamina, un potente stimolante, che dà l’assuefazione, e provoca danni al sistema nervoso centrale e all’apparato gastro-intestinale.
    I militari hanno trovato la sostanza in possesso a due pusher, Simone Rizzo, di 23 anni e Salvatore Russo, di 28, che sono stati arrestati per spaccio. I due indagati avevano circa 80 dosi, per un valore complessivo stimata intorno ai 30 mila euro. Durante la perquisizione effettuata nelle loro abitazioni, i carabinieri hanno trovato un chilo di sostanze psicostimolanti.