Il virus può essere presente oltre che nel sangue anche in altri liquidi biologici. In particolare nello sperma e nelle secrezioni vaginali l’HIV può essere presente in grande quantità. L’infezione da HIV si trasmette in tre modi:

  • Per via ematica: Le trasfusioni di sangue infetto possono trasmettere il virus HIV. In Italia dal 1988 il sangue destinato a trasfusioni viene sottoposto a screening per il virus HIV. Lo scambio di siringhe può trasmettere il virus HIV. Iniettarsi droghe con siringhe nuove non trasmette alcun virus, ma può portare a comportamenti a rischio come appunto lo scambio di siringhe.
  • Per via sessuale: Il rapporto di penetrazione vaginale è a rischio. Il preservativo, se utilizzato correttamente e dall’inizio del rapporto, protegge. Il rapporto di penetrazione anale è a rischio. La mucosa anale è delicata e soggetta a lesioni, inoltre nel rapporto anale vi è meno lubrificazione, quindi maggior possibilità di frizione e conseguenti microtraumi. Anche in questo caso il preservativo, usato correttamente, dall’inizio del rapporto e con un lubrificante adatto, protegge. La fellatio, comportamento sessuale caratterizzato dalla stimolazione orale del pene (pompino), è a rischio. Una persona sieropositiva che pratica la fellatio a una persona sieronegativa non rischia di trasmettere l’infezione. Il rischio si corre quando la persona cui è praticata la fellatio è sieropositiva. Sulla possibilità di trasmissione dell’HIV attraverso la fellatio vi è comunque un dibattito tra chi considera questa pratica a rischio di trasmissione dell’HIV e chi sostiene che la possibilità è solo teorica (plausibilità biologica). È comunque consigliabile praticare la fellatio con il preservativo, ma nel caso non lo si utilizzi è necessario evitare lo sperma in bocca. Il cunnilingus, comportamento sessuale caratterizzato dalla stimolazione orale dell’organo genitale femminile è a rischio. Le secrezioni vaginali possono contenere il virus HIV, pertanto esiste una possibilità (solamente teorica, perché nella realtà non esistono casi accertati) di trasmissione dell’infezione. Il cunnilingus è da evitare nel caso di mestruazioni. L’utilizzo della diga interdentale o comunque di uno strato in lattice (che si può ottenere da un preservativo) applicato come barriera elimina il rischio. L’anilingus, la stimolazione orale dell’ano (rimming) è una pratica considerata a rischio per altri tipi di infezione. Per proteggersi è consigliabile l’uso della diga. Il fisting, cioè la penetrazione anale col pugno è considerata a rischio per la facilità di provocare lesioni attraverso le quali potrebbe passare il virus. La pioggia dorata (golden shower) può essere pericolosa in presenza di sangue in quantità cospicua nelle urine.
  • Per via verticale: La madre può trasmettere il virus HIV al figlio durante la gravidanza, al momento del parto o durante l’allattamento. La possibilità che questo avvenga si riduce fortemente se la madre è in terapia con antiretrovirali, fino ad essere meno del 10%. Il bambino non avendo anticorpi propri eredita gli anticorpi della madre, quindi può nascere sieropositivo, ma non avere il virus. In questo caso il bambino ritornerà sieronegativo durante i primi mesi di vita. Studi recenti dimostrano una notevole riduzione di casi di trasmissione dell’HIV nel caso in cui la madre sia sottoposta ad idonea terapia durante la gravidanza e partorisca con parto cesareo.